La piccola è ormai scomparsa da 18 giorni. La Procura indaga per sequestro a scopo di estorsione.
La Procura di Firenze ha deciso che tutte le persone che risiedevano nell’ex Hotel Astor al momento della scomparsa della piccola Kata dovranno sottoporsi a un test del DNA. È stata aperta un’indagine per sequestro di persona a scopo di estorsione, ma al momento non sono stati individuati sospettati. Il test è stato disposto anche per i reperti sequestrati nelle stanze. Saranno utili, da quanto appreso, per delle comparazioni.
Kata non si trova
Al momento, non sono state ancora rinvenute tracce della bambina peruviana di 5 anni che è scomparsa il 10 giugno scorso. La piccola Kata viveva con sua madre e suo fratello nell’ex hotel Astor. Al momento della sua scomparsa, la madre della bambina non si trovava nella struttura in quanto era al lavoro, mentre suo padre era detenuto in carcere. Una volta scoperto che la figlia era sparita, entrambi hanno tentato il suicidio.
Occorrono anche accertamenti scientifici, come i test del DNA, nelle indagini in corso. Nel frattempo, i carabinieri continuano ad ascoltare gli ex occupanti della struttura per cercare di ricostruire il contesto in cui la bambina è scomparsa. Gli investigatori e i tecnici informatici stanno esaminando anche i video delle telecamere. La Procura ha recentemente ordinato il sequestro di tutti i filmati presenti sui dispositivi della città. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha annunciato che sono stati acquisiti circa 1600 filmati in totale.